July 27, 2009

La dis-Amministrazione Comunale di Gualdo Cattaneo

Nel Comune di Gualdo Cattaneo ci sono decine di famiglie gravemente indigenti. Gente che non riesce ad arrivare alla fine del mese, che lotta per sopravvivere in silenzio fra disperazione e vergogna.

Famiglie composte da soli invalidi con la casa danneggiata dal terremoto che a tutt’oggi non hanno nemmeno ricevuto il container (che in compenso viene usato da alcuni illuminati imprenditori locali come rimessa attrezzi).

Anziani soli ed indifesi che ricevono la lettera di sfratto per non aver potuto pagare l'affitto della stamberga affittata loro dal Comune, guarda caso pochi giorni dopo l’esito delle elezioni amministrative.

Giovani costretti a fare anche 100 chilometri al giorno per un salario da fame, spesso sfruttati da negrieri senza scrupoli con impieghi talvolta umilianti e degradanti.

Scuole-colabrodo, anche se recentemente restaurate, in cui tuttora si verificano percolamenti ed infiltrazioni d’acqua piovana. Linoleum in fibra di amianto come pavimento, sul quale giocano bambini della scuola materna.

Ci sono decine di piccole aziende in grave difficoltà che si vedono costrette a licenziare i propri collaboratori dopo aver usufruito – i più fortunati – della cassa integrazione.

Una viabilità semifatiscente. Servizi al cittadino scadenti. Spesso inesistenti.

Monumenti in stato di abbandono, piazze - ripavimentate utilizzando una parte del corpo che per decenza non nominiamo – che già si sfaldano a pochi mesi dal completamento dei lavori.

Una centrale a carbone, l'unica d'Italia situata nell'entroterra, che deturpa il paesaggio riversando quantità per nulla trascurabili di sostanze come arsenico, mercurio, zinco, vanadio, cadmio ed emettendo un ronzio di sottofondo ininterrotto che a volte rende il sonno impossibile, in estate.


L’arretratezza socio-culturale ed economica a Gualdo Cattaneo è una realtà non smentibile da alcun dato o fatto concreto: siamo l’ottantaseiesimo Comune umbro su novantadue per reddito pro-capite.


Sullo sfondo di questo ameno scenario, cosa fa il babysindaco Pensi?

Conferma il sesto assessorato, che graverà sulle spalle dei gualdesi nei prossimi cinque anni per svariate decine di migliaia di euro. Con questi soldi si sarebbero potute aiutare almeno una decina di famiglie in difficoltà. Invece no. I dazi elettorali vanno pagati. A spese del cittadino, ovviamente.

Con le famiglie che non arrivano a fine mese e le aziende che rischiano di chiudere, prende e se ne va in Germania (speriamo non a spese dei contribuenti) per un gemellaggio.

Magari controbatterà che la cosa era stata preventivata mesi prima, e che ne guadagnerà l'immagine del Comune con un ritorno anche in termini economici, cosa ancora tutta da dimostrare in quanto è noto che simili iniziative sono utili se e solo se adeguatamente organizzate e sapientemente gestite. E, francamente, sulle capacità gestionali della Giunta Pensi abbiamo qualche dubbio derivante da un sano quanto motivato pregiudizio.

A questo punto, però, sorgono spontanee delle domande.

Cosa vedranno i rappresentanti del Comune gemellato? Che figura faremo al loro cospetto?

Chi spiegherà loro che il Sangrantino offerto in dono dall’Amministrazione gualdese è prodotto a poche centinaia di metri da un impianto insalubre di prima categoria?

Chi spiegherà ai nostri amici tedeschi che Gualdo Cattaneo è un Comune di appena seimila anime che però deve pagare lo stipendio a ben sei assessori?

Chi racconterà loro dell’ultima campagna elettorale e della vergognosa compravendita delle vacche che ne ha determinato le “meravigliose sorti e progressive”?

Chi parlerà loro dei casi di leucemie, di linfomi, di mielomi e di altri tipi di cancro che insorgono sul territorio?

In che stato troveranno il Capoluogo e le varie frazioni del Comune in occasione della loro prima visita ufficiale?

Chi racconterà loro le storie di quotidiana disperazione, chi li informerà della povertà che avanza, con la crisi che serpeggia in modo sempre più infido?


Chi non sa cosa significa dover far quadrare un bilancio familiare non può essere in grado di amministrare un territorio: le prime mosse del neosindaco Pensi lo stanno ampiamente dimostrando.

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