July 04, 2006

Sei poltrone per undici culi

Tra qualche giorno l’Amministrazione Comunale di Gualdo Cattaneo potrà festeggiare il secondo anniversario del suo nefasto insediamento.
Non sappiamo se lo farà: vero è che la premura con cui si è adoperata per agevolare l’apertura di strutture turistico-alberghiere di dubbia regolarità (rispetto ad altre che si sono viste invece sbarrare la strada in nome del rispetto di regole cui sono tenuti soltanto i non-allineati al potere locale) lascerebbe supporre che l’intenzione di festeggiare ci sia.
Molto più sobriamente, come è nello stile di chi è avvezzo a dubitare di ogni versione ufficiale dei fatti e a pensare con la propria cervice, riponiamo nel frigo la bottiglia di spumante e tiriamo fuori matita e taccuino, nel tentativo di redigere un sunto delle “meravigliose sorti e progressive” della seconda Amministrazione Giancarlini.
La prima azione del nuovo esecutivo locale fu, come è noto, l’istituzione del sesto assessorato. Aggiunto un posto a tavola, quindi: il sesto commensale (come sarebbe buona norma chiamare questi nostri dipendenti con contratto a termine) comporterà, nell’arco del quinquennio 2004-2009, un aumento di spesa per indennità di circa 75.000 euro.
La seconda azione politicamente rilevante di Giancarlini e suoi prodi fu il tentativo di concedere nuovamente ad una nota ditta di Marsciano (condannata in sede penale per utilizzo non autorizzato di esplosivi e multata per le gravissime irregolarità di scavo pregresse) il diritto di sfruttamento delle cave di pietra rosa site in località Monte Pelato, ovviamente a titolo gratuito come in precedenza.
Da notare – non ci stancheremo MAI di denunciare queste azioni criminose compiute in barba all’interesse dei cittadini contribuenti – che il Comune avrebbe potuto avvalersi della riscossione di una polizza fideiussoria stipulata a copertura di eventuali danni o irregolarità, ma si è guardato bene dal farlo. Polizza fideiussoria di cui per anni non è stato possibile avere notizie e dati certi, e che è stata al centro di un turbinio di avvenimenti in cui sono emersi persino degli eclatanti casi di alterazione di documenti di pubblico interesse, dichiarazioni mendaci e via dicendo.
Al punto che un cittadino è persino ricorso in giudizio, ma si è sentito rispondere dal magistrato che avrebbe dovuto impicciarsi dei fatti suoi….e non a torto: in fin dei conti, visto che nella nostra penisola il potere appartiene al popolo solo sulla carta, governanti ed amministratori di ogni ordine e grado devono rispondere del loro operato a quelli che sono i veri artefici della loro ascesa e relativa permanenza al potere, ovvero le lobby affaristiche, piccole o grandi che siano.
La terza azione dell’Amministrazione gualdese fu quella di dotare la Polizia Municipale di pistola e cinturone: crediamo sia un dato di fatto inopinabile che, da quando i nostri vigili hanno il “gingillo”, tutti ci sentiamo incomparabilmente più tranquilli. Ma questa nostra serafica tranquillità ha un costo, in quanto un vigile con cinturone e rivoltella al fianco guadagna più di uno che ha solo fischietto e paletta.
Dopo qualche mese di attività non certo intensa, il Consiglio Comunale di Gualdo Cattaneo iniziò a prepararsi a quello che viene comunemente definito “letargo di metà mandato”: ci si addormenta per tre o quattro anni, per poi risvegliarsi un paio di mesi prima delle elezioni successive.
Del resto l’elettore gualdese è una creatura strana, ha una memoria di circa quarantacinque giorni per cui sistematicamente dimentica tutto ciò che supera quel termine massimo.
A chi farebbe comodo, altrimenti, mantenere le strade in ordine, le scuole sicure e funzionanti, i servizi pubblici efficienti per cinque anni, se durante quel lungo lasso di tempo non si può “monetizzare” ogni lavoro svolto in termini di preferenze elettorali? Supponiamo che il dipendente Torricelli, solo per citarne uno, decida di far sistemare tutte le strade del Comune o almeno quelle più disastrate: cosa farebbero gli operai del Comune tre giorni prima delle elezioni del 2009?
I lavori pubblici pre-elettorali a Gualdo Cattaneo sono ormai ben più di una tradizione: sono un’istituzione.
Con che coraggio si vorrebbe privare i cittadini gualdesi delle loro più antiche usanze? Come farebbe l’Amministrazione a dare un’immagine di efficienza e di dedizione al lavoro? Soprattutto, come farebbero i nostri Dipendenti Amministratori a far passare dei basilari DIRITTI del cittadino contribuente per PRIVILEGI?
Se i cittadini avessero le strade in ordine, le scuole sicure e funzionanti, i servizi pubblici efficienti per ben cinque anni finirebbero per abituarsi a ciò che in altri luoghi è all’ordine del giorno, ed inizierebbero a pretendere livelli di efficienza sempre maggiori.
Supponiamo che il dipendente Assessore all’Ambiente Fuccelli inizi a promuovere l’utilizzo di fonti energetiche ecocompatibili sia per uso domestico che per la produzione di elettricità alla Centrale di Ponte di Ferro; supponiamo che il dipendente Colonna, cui per alto merito e per le indiscutibili competenze nel settore è stato assegnato l’Assessorato alla Cultura e all’Istruzione, cominci ad occuparsi di iniziative culturali VERE, di Cultura con la “C” maiuscola, ad esempio un gemellaggio con un Comune estero o un progetto di riscoperta dei reperti storici locali, e che l’Assessore allo Sport e alle Politiche Giovanili Rocchi si metta a studiare qualche soluzione per risolvere il problema della sostanziale mancanza di aggregazione giovanile sana nel nostro Comune, cercando di mettere in piedi qualcosa che possa tenere i giovani quanto più possibile lontani da bar, pub, discoteche e palestre, luoghi di azzeramento intellettuale per eccellenza: oddio no, si andrebbe verso un modello troppo distante dallo standard regionale, si concretizzerebbe, con grande semplicità, ciò che lorsignori temono più della peste bubbonica e dell’ictus messi insieme.
Inizierebbero, pian piano, a svegliarsi le coscienze.
La gente, nel corso degli anni, supererebbe al superficialità e scoprirebbe la profondità di pensiero, indispensabile per comprendere ogni umana cosa e risolvere alla radice ogni problema.
Ma, si sa, la profondità fa paura in ogni sua forma: sia materiale, come un precipizio o un’impalcatura di cinquanta metri, sia astratta, come la scelta di percorrere la via - sicuramente più scoscesa e accidentata - della logica e del buon senso.

No comments: